Si scrive Dazzling Blue si legge Cobalto - Monica Sampietro

ecco alcune anticipazioni:

STYLELIST 

FASHION GONE ROGUE 

REFINERY 29 


splendido l'abbinamento con il Cayenne

TRACY REESE for Pantone 


Il cobalto come metallo fu isolato da Brandt nel 1735 mentre studiava vetri colorati con il blu di smalto. Il blu di cobalto venne sintetizzato successivamente da Leithner nel 1775, da Gahn e Wenzel nel 1777 e da Thénard nel 1804. Il procedimento impiegato da thénard consisteva nel calcinare una miscela di allumina e fosfato di cobalto in proporzioni variabili secondo la tinta che si voleva ottenere; l'acido fosforico facilitava la reazione dell'ossido di cobalto con l'allumina. La quantità di allumina presente nella miscela determinava l'intensità e la tinta del pigmento (con quattro o cinque parti di allumina e una di fosfato, il blu era puro).

Il pigmento è una miscela di alluminato di cobalto che si ottiene per combinazione dell'ossido di cobalto con sali di alluminio attraverso la calcinazione. E' chimicamente stabile, inalterabile agli agenti atmosferici, usato in tutte le tecniche pittoriche, insolubile negli acidi forti e negli alcali, quindi ottimo per l'affresco, e insensibile alla luce. Ha una tonalità blu-violacea pallida e una granulazione fine e non uniforme nella dimensione, anche se viene prodotto artificialmente. Alla luce trasmessa le particelle appaiono di un blu luminoso, chiaro con un indice di rifrazione di 1,74. Per ragioni di costo viene talvolta adulterato con l'oltremare. Il termine cobalto derica dal tedesco "kobolet" o "kobolt", coniato da Paracelso nel XVI secolo e derivato probabilmente da "Cobulus", un genio malvagio delle miniere che nella fantasia medievale rendeva difficile la lavorazione di certi minerali mescolando ad essi elementi improduttivi e sconosciuti (come appunto il cobalto).